Italia bella
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Italia bella, mostrati gentile
e i figli tuoi non li abbandonare,
Sennò ne vanno tutti ni’ Brasile
E ‘un si rìcordan più di ritornare
Ancor qua ci sarebbe da lavorà
senza stà in America a migrà
Il secolo presente qui ci lascia,
Il millenovecento s’avvicina
La fame ci han dipinto sulla faccia
E per guarilla ‘un c’è la medicina
Ogni po’ qua si sente dir io vo’
Là dov’è la raccolta del caffè
Nun ci rimane più che preti e frati
Monicche ni’ conventi e cappuccini
E certi commercianti disperati
Di tasse n’un conoscono confini
Verrà un dì che anche loro dovran partir
là dov’è la raccolta del caffè
Ragazze che cercavano marito
vedan partire il loro fidanzato
vedan partire il loro fidanzato
e loro restan qui co i’ sor curato
Verrà un dì ….
Belle Italie, sois gentille
et n’abandonne pas tes fils
Sinon, tous partiront pour le Brésil,
en oubliant qu’il faut revenir
Il y aurait encore du travail ici,
sans devoir émigrer en Amérique
Le siècle présent nous abandonne,
le vingtième s’approche,
La faim est peinte sur nos visages,
et pour la guérir, pas de potion
Ici on entend sans cesse dire : « je vais
là où se trouve la récolte du café »
On n’a plus que les prêtres, les frères,
les nonnes dans les couvents et les capucins,
Et quelques commerçants désespérés
qui croulent sous les taxes
Viendra le jour où eux aussi devront partir
là où se trouve la récolte du café
Les jeunes filles qui cherchent à se marier
voient partir leur fiancé.
Elles voient partir leur fiancé,
et restent ici avec monsieur le curé
Viendra le jour…
Canto toscano raccolto da Caterina Bueno negli anni Sessanta
Nei decenni che seguono la proclamazione del Regno d’Italia milioni di persone emigrano per fuggire la fame, le guerre e la repressione. Partono verso altri Paesi europei, ma anche verso le Americhe; in Brasile è il declino della schiavitù a favorire l’immigrazione europea. A partire dal 1880, lo stato di Sao Paulo conta sull’immigrazione italiana per il lavoro nelle fazenda e nelle piantagioni di caffè. Il costo del viaggio è ripagato con giornate di lavoro in condizioni paragonabili a quelle degli schiavi.