Elementi di meccanica corale

"Condividere saperi senza fondare poteri".

Le orecchie, la voce, il corpo, l’intuito: ecco gli unici strumenti indispensabili per accedere ai “misteri” della meccanica corale.
Questo atelier nasce dalla convinzione che i codici del canto polivocale di tradizione orale siano per definizione accessibili e inclusivi; è dunque possibile capirne le basi e utilizzarli anche senza conoscere il solfeggio e la teoria musicale.

E’ rivolto:

– a chi canta, abbia cantato o abbia intenzione di cantare in coro, e voglia provare a emanciparsi dal bisogno di un* direttor* che dia la nota, o di un* vicin* che canta intonato;
– a chi abbia voglia di capire i meccanismi che governano il canto a più voci senza subirli come dogmi di fede;
– a chi voglia sperimentare forme di autonomia individuale e collettiva, a gruppi polivocali basati sulla responsabilità condivisa più che sulla delega cieca;
– a chi conosce le voci dei canti e vorrebbe trasmetterle ma non sa come fare.
– a chi anima o dirige un coro e vorrebbe condividere in tutto o in parte la responsabilità con altri membri del gruppo.

Guidati dalle sensazioni fisiche e dall’esperienza individuale, esploreremo insieme questo scrigno di segreti (di pulcinella) per capire come:

– decifrare i codici di un’armonizzazione a partire dall’analisi della fonte originale;
– condurre un riscaldamento esplorando differenti gamme;
– decidere la tonalità di un canto e la ripartizione delle voci;
– creare voci a partire da una melodia principale seguendo il proprio intuito;

L’atelier è adatto a tutt* e non è richiesta alcuna competenza musicale, ma è consigliato a chi abbia già sperimentato il canto a più voci.

Prossime date:

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